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Un orsetto.

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UN ORSETTO. RACCONTO COMPLETO CON MORALE

I.
C'era allora un orsetto, tutto ingrigito per la sua maledizione, che viveva sottoterra, in una cava interamente scavata nella porcellana. Da molti anni l'orsetto soffriva d'insonnia. Oltre a questo, era tormentato da terrificanti creature demoniache, che a volte gli davano un po' di fastidio, anche se in fondo voleva loro bene. Concluse che doveva essersi comportato male, cosi` quel giorno, alzatosi dalla veglia, si reco` all'Assemblea della Carita` piu` vicina.
Lo ritroviamo ormai giunto al cospetto dell'Emiro della Carita`. L'Emiro era un bipede che indossava un inusuale copricapo. Il copricapo, scopriremo piu` tardi in questa frase, splendeva di una lucentezza soffusa e innaturale. Dopo il tradizionale saluto, l'orsetto comunico`: "Non ho compiuto abbastanza bene, e una notte non ho recitato il precetto". L'Emiro lo percosse crudelmente, e subito dopo gli disse: "Dovrai recarti alla Foresta dei Sette Indovinelli, per completare l'espiazione". Cosi`, raccolti in tutta fretta i beni di prima necessita`, l'orsetto parti`.
Menestrello: L'orsetto camminava verso la foresta, e il suo animo non era disposto a festa. - Accompagnamento di chitarra.

II.
- Questa parte sara` narrata in prima persona dall'orsetto.
Essendo che l'Emiro m'ebbe a dire che dovessi recarmi alla Foresta dei Sette Indovinelli, per grazia del motivo appena addotto mi ci recai. Debba tu, lettore, sapere la sorgente di siffatto nome. Millant'anni or sono, il viaggiante che fosse giunto alla sopraddetta foresta, avrebbe dovuto esser superiore a tanti Indovinelli quanti ve ne troviamo nel nome con il quale essa fu appellata. Tuttavia, all'epoca nella quale ti vengo a narrare la mia novella, ovverosia quella moderna, ciascuno dei sette i quali millant'anni fa inventarono gl'indovinelli oramai trapasso`. Dato per conosciuto quest'ultimo argomento, arrivo al cuor della Foresta.
- Ritorna il Narratore Onnisciente.

III.
L'orsetto attendeva un'apparizione, quando in maniera del tutto inattesa apparvero due elementi della sfera botanica, che dietro l'apparenza di alberi nascondevano un segreto! L'uno, di minima stazza, era immerso in un alone di sovrannaturale bonta`: era l'Arbusto del Bene. L'altro, che era titanico, scuro e minaccioso, era il Tronco del Male. Gli alberi, contravvenendo alla norma per la quale gli alberi non parlano, parlarono: il primo si presento` come l'Arbusto del Bene, e candidamente invito` l'orsetto a seguire la sua via; l'altro si proclamo` il Tronco delle Liberta`, e grido` all'orsetto di seguirlo nella sua dimora, ch'era vasta ed aveva molte comodita`, giacche` era un Tronco ricco. L'orsetto decise di seguire il Tronco delle Liberta` nella sua dimora, vasta e dalle molte comodita`. Fece pochi passi quando... Inganno, oltre che vile tradimento!
Menestrello: Quale trista sorte l'orset avra` raggiunta? Nelle righe successive vi sara` riassunta. - Accompagnamento di piffero.
Riassunto: Il disgraziato orsetto decide di seguire il Tronco del Male, presentatoglisi come il ricco Tronco delle Liberta`. Fatti pochi passi, pero`, il tenero animaletto subisce un'agghiacciante metamorfosi: diventa a sua volta un albero! Il Tronco del Male, allontanandosi, gli rivela che solo delle lacrime versate per amore sulle sue radici l'avrebbero ritrasformato in orsetto.

IV.
La luna piena splendeva quella sera, sopra al castello del duca di Sarpi.
- Ah! Messere! Come potete farmi un torto di tale misura! - gemette una voce femminile giovane e graziosa.
- Donna Rosalinda, non dubitiate che io v'amo! Ma fate lo sforzo di capirmi: fra una settimana dovro` condurre in sposa la ricca duchessa de Lussana: e` un matrimonio d'interesse di grande importanza per il ducato. Son dispiaciuto, ma i fatti son tali: non dovremo piu` vederci.
- Oh! Voi mi fate piangere.
Vano il tentativo del duca di fermar la donna! Impazzita dal dolore, fuggi` dal maniero con le lacrime agli occhi, e corse, cercando di allontanare la fonte di cotanta disperazione, finche` non entro` in una foresta fitta fitta. Destino volle che si fermasse proprio nel cuor della Foresta, e s'appollaiasse ai piedi dell'albero che l'orsetto era diventato. Un'ultima lacrima d'amore ando` a posarsi su una radice, e...
Menestrello: Il portento s'avvero` come predetto, e l'albero ridivenne un orsetto. - Accompagnamento di sassofono.
Stavolta il nostro buon menestrello ha preso un abbaglio! Invero non accadde proprio nulla. Il Tronco del Male, in effetti, non aveva alcun interesse a dare una speranza di salvezza all'orsetto. Semplicemente, mentirgli aveva dato al malefico vegetale un ulteriore piacere sadico. Donna Rosalinda resto` ancora un po' a piangere e poi se ne ando`, e alcuni dicono di averla vista vagare per i campi gridando il nome dell'amato, ma questo non ci interessa dato che non la vedremo piu`.

V.
Passarono molte stagioni, e l'albero orsetto perse la speranza. Un giorno pero` spunto` un paguro. Questo paguro camminava e le sue gambe facevano "tic tic tic" sul suolo, e in realta` se qualcuno l'avesse visto si sarebbe un po' stupito di vedere un crostaceo in una foresta. Ma questo paguro non era un paguro qualsiasi! Chi era? "Sembro un semplice paguro, ma in realta` sono Kronos, il signore del tempo!", svelo`, e la sua figura patetica acquisto` l'autorevolezza del potere. Incontro` per la sua strada l'albero orsetto, e grazie appunto al potere seppe la sua storia.
Il paguro Kronos chiese all'albero se volesse ridiventare orsetto. L'albero non poteva parlare, ma siccome chi tace acconsente il signore del tempo lo prese per un si`. "Ora daro` sfoggio di tutto il mio potere!", disse, e prodigio! dal nulla scoppio` una tempesta. Sconsolato, il paguro Kronos spiego` che anche mamma e papa` paguro avevano equivocato sul suo potere, e l'avevano chiamato Kronos invece di Meteoros. Ingoio` un fungo e se ne ando`.

VI.
Sei giunto ad un incrocio!
Se vuoi seguire le vicende dell'albero orsetto, vai al punto VII.
Se vuoi seguire le vicende del paguro Kronos, vai al punto VIII.
Se vuoi seguire le vicende di entrambi, vai ai punti VII e VIII.
Se non ti interessano, vai alla Morale Conclusiva.

VII.
Passarono molte ere, a cui l'albero orsetto assistette impassibile. Finalmente dopo un po' la Terra collasso`, e l'Universo le segui` a ruota. Fu un momento difficile, ma l'albero orsetto seppe resistere. Dopo un periodo senza durata, l'Universo riparti`. Seguirono alcuni miliardi di anni di noia, ed un giorno l'albero orsetto rivide se stesso e comprese la verita`.
Per facilitare la comprensione degli eventi che seguono, dobbiamo tornare indietro nel tempo, in un punto impreciso del periodo fra l'arrivo del paguro ed il collasso dell'Universo. Per questo scopo, ci serviremo del procedimento di analessi, con l'aiuto del mai inopportuno presente storico.
L'albero orsetto e` sempre al suo posto. Arriva, pedalando in bicicletta, un'ambigua bambina. Improvvisamente, la bambina si schiude, e dal suo interno sgorga un fluido rosato di purissima essenza cosmica. Ricordatevi questa scena: ci servira` in seguito.
Nel momento in cui comprese la verita`, l'albero orsetto ricordo` quella volta che aveva visto una bambina schiudersi ed un fluido rosato di purissima essenza cosmica sgorgare dal suo interno (ve la ricordate ancora?). Finalmente capi`: la cava di porcellana, l'Emiro della Carita`, la vasta dimora del Tronco delle Liberta`, il fungo ingoiato dal paguro Kronos: a tutto faceva capo il fluido rosato.
Un merlo ed una cinciallegra sbucarono dal Nulla, ed insieme si fusero e diedero vita ad una creatura leggendaria, scesa a celebrare la gloria dell'albero orsetto.
Creatura Leggendaria: Ora hai compreso la verita`, e nulla uguale a prima sara`, trallallalla` trallallalla`.
Fu finalmente felice.

VIII.
Il paguro Kronos aveva raggiunto il mare, prima di fare una sconcertante rivelazione: "In realta` il protagonista di questo racconto sono io."
Si sbagliava. Il protagonista di questo racconto e` un inconsapevole caimano. E mentre il paguro Kronos sarebbe lentamente caduto nell'oblio silenzioso, i poeti avrebbero cantato per millenni la straordinaria storia dell'inconsapevole caimano.
Menestrello: Or la storia del caimano cantero`, che inconsapevol il successo incontro`... - Accompagnamento d'organo.

Morale Conclusiva.
I Tronchi che promettono agi e ricchezza sono spesso fallaci: non ascoltarli.

FINE
Un racconto in otto parti con Morale Conclusiva. Tutti i personaggi sono degni di nota. Non e` consigliato ai minori di TOT anni.
© 2005 - 2024 rensel
Comments6
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LBreda's avatar
E questo ancora mi mancava...

Ma è GENIALE O____O