Misteri nel buio silenzioso, I by rensel, literature
Literature
Misteri nel buio silenzioso, I
MISTERI NEL BUIO SILENZIOSO
Un racconto di Abraham Muhammad Arhadzi
«Gocce infuocate d'acqua pendevano - mosse da un fil di vento - nella fissità oscura dei corridoi che profumavano d'antico. Ideogrammi polverosi rappresentativi di chissà quale esoterico mistero costeggiavano il passaggio, fiocamente illuminati dalla torcia tendente oramai a spegnersi. L'enigmatico uomo che reggeva la fiaccola era vestito d'abiti sgualciti color sabbia, con i pantaloni macchiati di terriccio alle caviglie; portava una lunga barba che solo da pochi mesi mostrava i segni dell'anzianità incombente, ed occhiali dal sapore antiquato, fattura artigianale. Vi eran
Signora, porgoLe in omaggio
un apposito sondaggio
per Lei confezionato
da un nostro artigiano di gran pregio.
DiceLe esso che fra tante
dello stesso suo sesso
Lei è per l'altro la più attraente;
signora, non mi menta:
si lagna e si lamenta d'un bel sogno?
Molte ne abbiam passate al vaglio,
e i dati non mentono, son fatti;
se Lei non crede ai fatti
è detto fatto:
ecco a Lei un'esperienza
- regalo della dirigenza -
che confermerà esser vero
ogni Suo desiderio.
E ricordi, signora, questo viaggio
che dura fino a oggi pomeriggio
Le è offerto in gentile omaggio
dalla nostra compagnia,
che ha sede in provincia di Reggio;
e vi p
GIORNO ZERO
Sono disteso sulla mia branda polverosa, ancora sospeso fra sonno e veglia, quando una voce scossa dal pianto interrompe la mia tranquillità. Nessun raggio solare sfiora i miei occhi mentre cerco di aprirli - è una nuvolosa mattina primaverile. Io sono nella mia fredda stanza, le cui pareti gialle vedo stranamente oppressive. La voce proviene dalla porta. Metto a fuoco quello che mi sta dicendo.
«Dani! Ohi, Dani!» inizia, e gli comunico la mia presenza. Si interrompe per un attimo, bloccato dall'ansia. «Lo stanno... lo stanno ammazzando! L'hanno portato alla collina... vogliono... vogliono...» Per un attimo tendo a chiedergli di
UNA TRANQUILLA GITA IN CAMPAGNA, IN UN BEL GIORNO DI SOLE
[ UNO ]
Per primo, viene il ronzio - e` fastidioso - il capo intero vibra. Lo avverte gia` nel sogno. Uno spillone nero e aguzzo gli trapassa il cranio, ma forse e` un trapano, o un orrida mano in preda al tremore; comunque, e` solo un sogno: non importa.
Poi, il risveglio; il bruciore agli occhi, che non scompare neanche sbattute le palpebre. Piange qualche lacrima secca, scrolla la testa tentando di scacciarne il peso che la affligge. Per ultimo, il dolore, un'onda viola che parte dalle tempie e scende lungo il dorso. Tenta di rialzarsi, maledicendo il mondo, la vita e se stesso.
BREVI IMMAGINI PER UN MONDO DIVERSO, NEL QUALE LE ASTRAZIONI POSSANO CONCILIARSI CON IL QUOTIDIANO [COME UNA LARGA FETTA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE POTREBBE (E DOVREBBE) DESIDERARE]
Suona il campanello, copione gia` visto. "Va' ad aprire", dice la voce fuori campo. Conosciamo qui il primo personaggio attivo: un ragazzo. Trascureremo il suo aspetto, ci addentreremo nei suoi meccanismi psicologici. Ha sempre provato soggezione di fronte alle porte chiuse. 'Non so chi potrebbe attendermi oltre la soglia', pensa: 'Finche` non apro per me e` un incognita'.
"E se dall'altra parte ci fosse il vuoto siderale?" chiede alla voce fuori campo, che pron
Untitled [modified]
Frullati di idee strane s'affollano in sconsiderate sequenze dalla dubbia logicita`
Evidenziati da tratti confusi anormali nervosi ·· il Corso Naturale e` spezzato
Corrono entro >> corridoi spazi angusti si chiudono si restringono schiacciano
Ed ecco Tom si ritrova in cella - lo sguardo urla - gli occhi raggiunge l'uscita
Povero, se sapesse, non cercherebbe, si proteggerebbe, si salverebbe, vive al momento
Vive ed anche se -> la vita
S'avvicinò alla soglia la nera.
Bianca in volto si voltò sorpresa:
non l'attendeva. Eran passati
i giorni dei tardivi incontri.
I secondi sono gocce di cera,
di sera sul pavimento sparse:
raccolte invano dal maestrale
si gettano tristi nelle onde.
Osservo fra barriere labili
Bicchieri cristallini e fragili,
E scoppi d'universi compressi
Entro gocce di bianchi e di rossi.
E scrosciare sento le cascate
Fra foreste chiare mai lambite
Da mano umana, sangue represso
Pulsazione frenetica in petto.
Cuore, vita, scrigno degli umori
Monete auree meste e lucenti
Che si rechino ora ad arricchirti
Né degli astri, celesti denari
Né di liete odi di cantanti
Sapranno offrirti doni più grandi!
Dove mi trovo?
Ricordo attimi fuggenti,
quel che pochi eterni
attimi fa
fu la mia vita
ed ora non son che spezzoni
interrotti
Ricordo il freddo
che mi trapasso` le membra
quale gelida serpe
Ma non fu il Fato
e non fu l'uomo
a salvarmi
Di quegli attimi
mi sovvengono solo
fotografie grigie ed offuscate
fardello
sulle mie spalle stanche
appena liberate
Ancor non posso
sopportare i ricordi
Voglio cadere
in un oblio silenzioso
Ma or piu` non
m'importa
dell'arte e della guerra
e non m'importa
la poesia
i versi piu` non mi
toccano
Non c'e` un senso
in cio` che cercavo
Non c'e` mai stato
Vorrei
tornare per dirlo
Gri
La vita spirituale dei caimani by rensel, literature
Literature
La vita spirituale dei caimani
I.
Ricordo la prima volta che entrai in questo locale.
Era un torrido pomeriggio di luglio. La prima cosa che mi colpi' di esso fu il suo odore intenso, un aroma di tabacco, polvere e lavanda.
Avevo caldo e sete. Mi avvicinai al bancone, dove un uomo corpulento con una sola gamba mi si avvicino'. Scoprii ben presto che si chiamava Bud, ma tutti lo conoscevano come Donkey Eye. Ex-militare, la gamba l'aveva persa in Vietnam.
Il bar era la sua seconda casa, l'unico posto in cui riusciva a colmare la sua esistenza vuota, passata, da giovane, ad inseguire un sogno di liberta', e poi distrutta dalla disillusione, dall'abbandono degli amici in
Watch rensel to be the first to see new deviations.
Deviation Spotlight
Un orsetto. by rensel, literature
Literature
Un orsetto.
UN ORSETTO. RACCONTO COMPLETO CON MORALE
I.
C'era allora un orsetto, tutto ingrigito per la sua maledizione, che viveva sottoterra, in una cava interamente scavata nella porcellana. Da molti anni l'orsetto soffriva d'insonnia. Oltre a questo, era tormentato da terrificanti creature demoniache, che a volte gli davano un po' di fastidio, anche se in fondo voleva loro bene. Concluse che doveva essersi comportato male, cosi` quel giorno, alzatosi dalla veglia, si reco` all'Assemblea della Carita` piu` vicina.
Lo ritroviamo ormai giunto al cospetto dell'Emiro della Carita`. L'Emiro era un bipede che indossava un inusuale copricapo. Il copricapo
Current Residence: Milan, Italy, Europe, Earth, Solar System, Milky Way, Universe Favourite genre of music: Prog rock Operating System: Arch Linux 0.7 MP3 player of choice: AmaroK Shell of choice: Shell: bash. Term: Eterm. WM: E17 Personal Quote: If I were more modest, I would be perfect.
Mi scuso con chi mi ha deviantwatchato per questo Journal inutile e disturbevole.
Comunque noterete nel mio profilo numerosi puntini di sospensione. Questo perche` in questi giorni sono in fase di revisione e redefinizione completa di me stesso, di conseguenza tutto quello che vi posso garantire e` che ho 15 anni, vivo a Milano e che se fossi piu` modesto sarei perfetto.
Il resto si vedra` piu` tardi.
Greetings.
Negli ultimi giorni non ho postato per gli impegni scolastici vari (con la fine delle vacanze pasquali)... ma neanche le ore scolastiche piu` inutili lo sono del tutto, come potete evincere dal mio disegno "Ora di latino" qui a fianco :)
Che altro... ho cominciato a imparare il C. Speriamo bene.
Vorrei avere tanto altro da raccontarvi ma in questo momento sono svuotato. Dunque, saluti.